Decorre da oggi l’obbligo per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea di recepire il pacchetto di norme europee sulle telecomunicazioni previste dall’Agenda digitale che mira a creare un mercato unico che sia davvero dalla parte dell’utente.
Maggiore trasparenza da parte degli operatori, qualità del servizio e rispetto della privacy: questi alcuni tra i diritti da garantire agli utenti nel settore della telefonia fissa, mobile e di internet.
Il “Telecom Package” prevede soprattutto una maggiore tutela del consumatore. Quali saranno i cambiamenti sostanziali nei servizi di internet e telefonia? Cambiare operatore sarà più semplice: se attualmente il passaggio richiede fino a sette giorni con le nuove norme sarà sufficiente un giorno lavorativo. In questo modo sarà possibile approfittare delle offerte ritenute più convenienti senza subire un’interruzione del servizio.
Per agevolare il cambiamento di operatore verrà anche ridotta la durata dei contratti di abbonamento che spesso vincolano fino a tre anni l’utente.
Altro punto cardine del “Telecom Package” sarà la trasparenza sulle offerte Internet. Gli operatori dovranno indicare i parametri minimi di qualità del servizio offerto oltre che le modalità di rimborso per l’utente in caso di inadempimento.
Gli utenti dovranno conoscere nei dettagli le pratiche di gestione del traffico, la reale velocità di connessione e le possibili limitazioni o restrizioni per l’accesso a determinati servizi. Alcune norme del nuovo pacchetto per le telecomunicazione impatteranno sulla concorrenza tra operatori. Tra l’altro la Commissione europea si attribuisce il potere di indicare delle modifiche alle autorità nazionali per quelle decisioni che riterrà pericolose per la concorrenza e il mercato.
“Il decreto legge per recepire il pacchetto è praticamente pronto, ma per farlo dobbiamo aspettare il Parlamento, che deve approvare la legge di delega al governo, dentro la legge comunitaria” precisa il Capo Dipartimento del Ministero dello Sviluppo Economico Roberto Sambuco. La Commissione europea è comunque pronta a sanzionare i Paesi ritardatari che non avranno attuato le nuove norme entro i tempi previsti. (tratto da pmiservizi.it)
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