Sono dei blocchetti computerizzati, grandi come biscotti, da manipolare per scatenare interazioni tra di loro.
Questo gioco futuristico ci offre nuove opportunità di eseguire calcoli, comporre della musica, e anche dialogare.
Forse una nuova frontiera della conoscenza o della sperimentazione si è aperta.
Tecnicamente ogni Siftable contiene un microcomputer, un display grafico, una serie di sensori ed un collegamento wireless, che consente a loro di interagire istantaneamente e in maniera collettiva con i propri vicini o compagni.
Sicuramente hanno lo scopo di insegnare: come giocando allo scarabeo ad ogni parola di senso compiuto si illuminano e si rimescolano per darci la possibilità di ricominciare; oppure insegnano ai bambini a fare le operazioni più elementari.
Una domanda sorge spontanea: stiamo preparandoci al passaggio dalle GUI (Graphic user interfaces), le interfacce grafiche cui siamo stati abituati dall’avvento dei computer in poi, alle TUI (Tangibile user interfaces), le interfacce utente tattili di prossima generazione?
Sarà così che in futuro impareremo e sperimenteremo? (tratto da newboysproduction.com)
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